Cambiare lavoro? La sfida tra sogni e progetti



Quanti di noi hanno detto o sentito dire: “aprirei un bar fronte mare ai Caraibi!”.

Ebbene se abbiamo in mente di cambiare lavoro, è necessario interrogarci sulle nostre motivazioni profonde per capire in quale direzione andare. Partire dalle proprie passioni è una scelta sempre più comune, ma è indispensabile distinguere tra sogni e desideri. Sembrerebbero apparentemente identici, concependoli generalmente come utopici e irrealizzabili; ciò che li fa differire gli uni dagli altri, però, è la capacità di tradurre i primi in progetti concreti, recuperando dalla dimensione dei desideri l’intensità emotiva per attuare questo passaggio. Il modello SMART: tra obiettivi e risultati

Da sogno a progetto il passo principale da compiere è definire gli obiettivi e una strategia adeguata per perseguirli.

Gli obiettivi per essere tali devono essere come suggerisce il modello S.M.A.R.T. di John Whitmore, specifico, misurabile, attuabile, realistico, temporalmente definito. Si tratta di comprendere che cercare o cambiare lavoro è un lavoro, e come tale va pianificato individuando obiettivi e monitorando in itinere i risultati per essere in grado di attivare eventuali manovre correttive, come suggerito dalle teorie del miglioramento continuo. Da dove partire per cambiare lavoro? Non basta desiderare e sognare, bisogna pianificare e agire, partendo da un’analisi sincera delle proprie motivazioni personali, in primis, dei propri punti di forza e debolezza. Questo processo è il passo obbligato da compiere per ridefinire la propria carriera, facendo attenzione a ispirarla a principi di work&life balance, che la rendano sostenibile nel tempo.

Scopri di più nell’articolo Affrontare il cambiamento di carriera
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