L’azienda dei sogni tra team working e team building

Nuove frontiere: l’evoluzione del lavoro di squadra

Esiste l’azienda dei sogni? Sembrerebbe proprio di si. Le aziende migliori hanno delle caratteristiche comuni: la capacità di creare un team, l’interesse verso le peculiarità dei singoli individui e l’esistenza di una leadership di supporto e inclusiva. Collaborazione, crescita lavorativa e possibilità di esprimere il proprio talento rappresentano i tratti peculiari delle aziende dove si lavora meglio. Al centro di queste imprese si muovono due principali forze motrici: da un lato, la tendenza ad incoraggiare il lavoro di gruppo, dall’altro, quella a far sì che le singole individualità possano esprimere al meglio le proprie skill e professionalità.  Ma i ragazzi di oggi, sono pronti alle nuove sfide lanciate dalle aziende migliori? Sia i percorsi scolastici che universitari, e ancora quelli di alta formazione stanno privilegiando queste traiettorie, inserendo sempre più occasioni di confronto e lavoro in gruppo; project work in fase di studio e  work experience, in fase di stage, stanno diventando protagonisti, abituando i più giovani a nuove dinamiche intra-gruppo e inter-gruppo.

Fasi del team building

Si realizza così quanto teorizzato da Bruce Tuckman, ricercatore americano che canonizzò il modello di sviluppo di un team, individuando le seguenti quattro fasi: il forming, in cui i membri del gruppo sperimentano il terreno relazionale in cui si trovano per orientare i loro comportamenti in funzione dell’obiettivo da perseguire. Lo storming, in cui il gruppo inizia a raccogliere e mettere in evidenza le idee progettuali dei singoli membri in funzione del lavoro da svolgere; il norming, in cui il gruppo di lavoro inizia a confrontarsi con uno spirito orientato al raggiungimento dell’obiettivo, le opinioni personali sono valorizzate in funzione della differenze e gli obiettivi di progetto prevalgono su quelli individuali. Il performing, che rappresenta lo stadio in cui il gruppo si presenta ormai maturo, focalizzato sul compito e orientato alla produttività e al rendimento; e infine l’adjourning è la fase finale del gruppo, quella che precede il suo scioglimento e può essere sia spontanea, sia programmata, e si concretizza quando il gruppo ha raggiunto gli obiettivi che si era prefissato.

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